La nuova regola dei 10 secondi per i bonifici: cosa cambia per chi ha soldi sul conto

Il 2025 ha portato diverse novità inerenti al mondo dei trasferimenti digitali di denaro, che da qualche tempo, dati alla mano hanno superato per quantità e quindi diffusione quelli più tradizionali, con sistemi fisici, come il contante. In particolare “spicca” l’elemento dei 10 secondi per una particolare forma di bonifico.

Bonifici: perchè sono così diffusi?

Conosciuto da intere decadi, e fino a non troppo tempo fa non così diffuso se non per importi abbastanza considerevoli, il bonifico è divenuto la forma di pagamento spesso preferita se non quasi sempre consigliabile anche per ammontare di denaro non così importanti. Nella maggior parte dei casi infatti il bonifico presenta poche limitazioni.

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In Europa viene fatto largo uso una versione specifica del bonifico, conosciuto come SEPA (dalla sigla che significa Single Euro Payments Area, ovvero area unica per i pagamenti in Euro) che si configura come un forma più rapida ed efficiente, nonchè quella “di default” quando sviluppiamo un bonifico in una nazione europea.

Viene impiegata dalle nazioni della zona Euro, ossia tutte quelle che fanno parte dell’Unione Europea, insieme ad altre entità che non ne hanno fatto mai parte o che oramai ne sono “fuori”, come il Regno Unito dopo Brexit, che però è comunque nell’area SEPA.
Questi bonifici sono quindi più rapidi di quelli standard.

Il bonifico istantaneo

Dal 2017 proprio in questa specifica area che configura l’europea, è stato sviluppato il bonifico istantaneo, gradualmente adottato con sempre maggior frequenza dalle entità bancarie ed è anche estremamente comune per i piccoli trasferimenti. Questo naturalmente a causa della rapidità che ha ostacolato a lungo il bonifico tradizionale, decisamente meno rapido.

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L’istantaneo infatti è un bonifico che viene sviluppato in pochi istanti ed è correlato ad una forma di facilità di utilizzo ancora più evidente con la presenza delle app bancarie per smartphone, infatti è divenuta in pochi anni la forma “favorita” anche per trasferimenti di poche decine o centinaia di euro alla volta.

E’ uno strumento che dallo scorso 9 gennaio 2025 ha visto una nuova regolamentazione che ha reso il bonifico istantaneo sia più efficiente ma anche più sicuro, privandolo anche di vere e proprie limitazioni presenti in precedenza sui bonifici istantanei, inerenti ad esempio agli importi massimi da legare a questa forma di bonifico.

La “regola dei 10 secondi”

Non si tratta di una vera e propria regola, quanto più una forma comune di “limite di tempo” entro il quale il bonifico istantaneo, anche al netto delle varie forme migliorative adottate per favorire la diffusione di questo strumento di trasmissione di denaro. I bonifici infatti sono favoriti dagli stati in quanto molto più sicuri e tracciabili dei pagamenti in contante.

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Entro 10 secondi dal momento dell’invio, il bonifico istantaneo deve arrivare a destinazione, concetto che ovviamente può essere leggermente influenzato da ingerenze tecniche ma che molto raramente, specialmente nelle ultime forme di aggiornamento, impediscono un corretto invio dello stesso.
Solitamente un bonifico che fallisce, semplicemente “torna indietro” e non viene calcolato.

Se il bonifico non giunge a destinazione entro 10 secondi può essere opportuno effettuare dei controlli, prima diretti, e poi se questi sono infruttuosi, ravvisando la banca del destinatario e poi successivamente quella impiegata per l’invio del bonifico. In questo senso la struttura dei controlli è identica rispetto a qualsiasi altro bonifico.

Cosa cambia?

Per chi fa scarso uso per i bonifici in generale, ancora di più di quelli istantanei cambia poco o nulla, ma al contrario per tutti coloro che hanno portato come abitudine il ricorso ai bonifici istantanei, questo può fare una notevole differenza, in ambito soprattutto economico, come evidenziato anche dalle regole recenti.

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Dal 9 gennaio 2025 infatti i bonifici istantanei non potranno avere a norma di legge un costo diverso da quello SEPA “tradizionale”. Questo ha portato in parecchi casi l’assenza totale di commissioni legate ai bonifici istantanei, che erano molto comuni fino a questa specifica data, una sorta di sovrapprezzo da pagare per un bonifico in pochi istanti.

Dallo scorso gennaio invece il bonifico istantaneo deve costare esattamente la stessa cifra di quello standard, la notizia è stata spesso riportata in modo non corretto da varie agenzie di stampa. L’istantaneo non è quindi gratuito per tutti, ma lo diventa se quello SEPA lo era già in precedenza, una differenza sostanziale.

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