Collezionare penne stilografiche: ecco dei modelli iconici e come mantenerle

Cosa evoca la parola “penna stilografica”? Senza dubbio, un raffinato oggetto da collezione, spesso di lusso, destinato alla scrittura. A volte, si tratta di edizioni limitate, esemplari unici, custoditi in appositi scrigni. Altre volte, simboli di uno stile autentico, ricercato e di pregio.

Il collezionismo di queste penne non è appannaggio esclusivo degli appassionati, anche perché si tratta di frammenti di storia, generalmente legati al periodo della loro creazione. In particolare, le più ambite sono quelle appartenute a figure storiche o a personaggi celebri.

Oggi, ci focalizziamo proprio su questo tema, cercando di approfondire l’argomento. Magari scoprire qualche curiosità, e anche il modo di stimare correttamente quel pezzo unico che giace dimenticato in un cassetto. Analizziamo la questione.

Penne stilografiche appartenute a personaggi famosi

Giovanni Falcone: Magistrato ucciso dalla mafia nella strage di Capaci del 1992: amava annotare le sue riflessioni con la penna stilografica. Ne possedeva molte, spesso pezzi da collezione. Le stesse che lo accompagnarono fino al suo ultimo giorno. Non se ne separava mai.

Roland Barthes: Il celebre scrittore descriveva le sue stilografiche con grande affetto. Narrava con minuzia il delicato scorrere del pennino sulla carta, da cui scaturiva il suo immenso talento. Un talento tramandato di generazione in generazione, fino ai giorni nostri, fino ad oggi.

Infine, è doveroso menzionare le stilografiche utilizzate per firmare documenti ufficiali. Ad esempio: la resa della Germania durante la Seconda Guerra Mondiale, il trattato nucleare tra Reagan e Gorbaciov e il primo accordo di pace tra Israele e Palestina. Eventi storici, significativi e di grande importanza.

Penne stilografiche: la storia

Una cosa è certa, indipendentemente dal tipo di penna, le stilografiche hanno narrato e attraversato la storia. Evolvendosi costantemente grazie alle innovazioni tecnologiche implementate nel tempo. Diventando, a tutti gli effetti, un simbolo della storia quotidiana e attuale, senza ombra di dubbio.

Nel 1864, il francese Mallat creò la Siphoide, considerata l’antenata della stilografica moderna. Il primo esemplare di stilografica, invece, risale al 1884, grazie al brevetto di Waterman. Nel corso degli anni, tuttavia, altre penne sono diventate oggetti da collezione molto ricercati.

Ad esempio: la Parker Lucky Curve del 1894, dotata di un canale di alimentazione di sicurezza, e la Crescent Filler Di Conklin del 1897, la prima penna con caricamento automatico. Un sistema di ricarica che, di fatto, non esisteva fino a quel momento.

Penna stilografica da collezione: caratteristiche

Per identificare una penna stilografica da collezione, è necessario considerare alcune caratteristiche. Innanzitutto, lo stato di conservazione, che deve essere ottimale. Le penne sbiadite o non funzionanti perdono valore, così come quelle prive di cappuccio.

O che presentano danni al pennino. È importante sapere che, trattandosi di oggetti delicati, devono essere conservati al riparo dalla luce e dal calore. Inoltre, è necessario sottoporli periodicamente a manutenzione. Solo così si eviterà di rovinarli o distruggerli completamente.

Infine, ciò che contraddistingue le penne da collezione sono i materiali pregiati, le tecniche di realizzazione e l’estetica esclusiva. A maggior ragione se si tratta di edizioni limitate, in quel caso il loro valore può raggiungere cifre molto elevate, quasi incredibili.

Per finire

Un consiglio pratico per conoscere il valore reale di una penna stilografica è quello di sottoporla a una valutazione. Pertanto, è consigliabile rivolgersi a un esperto del settore, che possa esaminare l’oggetto in ogni suo aspetto e determinare il suo effettivo valore, analizzando i diversi fattori.

Solo successivamente, si potrà decidere a quale canale rivolgersi per l’acquisto o la vendita. In tutto il mondo ci sono molti collezionisti disposti a spendere cifre considerevoli pur di possedere un determinato pezzo. È fondamentale non perdere questa opportunità.

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