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La sterlina identifica la valuta impiegata dal Regno Unito, ed anticamente ha costituito una delle forme valutarie più diffuse al mondo, a causa dell’importante diffusione delle colonie e della cultura britannica, condizione che è molto minore oggi ma che mantiene ancora una grande forma di influenza nelle singole monete, molto ricercate dai collezionisti.

Monete impattanti

Le monete del Regno Unito, impiegate in Inghilterra, Scozia, Galles ed Irlanda del Nord con alcune differenze estetiche ma di fatto uguali nel valore nominale (altre versioni delle sterline sono tutt’ora impiegate presso i possedimenti in giro per il mondo, che manengono la cultura instillata la cultura britannica) sono inevitabilmente cambiate nel corso del tempo.

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Gli esemplari più interessanti dal profilo collezionistico per le sterline sono indubbiamente le monete, tra queste spiccano le famose sovrane, dall’inglese Sovereign, ovvero esemplari concepiti da svariati secoli (seppur con varie “pause storiche”) costituite da esemplari in oro, precisamente una lega particolarmene ricca di questto particolare metallo prezioso, chiamata Crown Gold.

Le sovrane d’oro sono anche tra le più antiche forme di moneta che ancora oggi sono concepite nella loro forma simile a quella originaria, del continente europeo: di fatto le prime sovrane d’oro, comunque molto diverse rispetto a quelle “moderne” risalgono alla fine del Quattrocento. La produzione ha visto numerosi “stop” ma dagli anni 50 dello scorso secolo è divenuta nuovamente attiva.

Valore della sterlina

Da molti anni sono proprio le monete d’oro con il volto del sovrano o della sovrana di turno ad essere le più interessanti, non solo per il valore espresso fisicamente dall’oro (che è presente in grande quantità, essendo oro a 22 carati, pari a circa 91,66 % di purezza.

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Come accennato, la produzione è stata arrestata, in particolare dal Seicento per svariati decenni, poi sono state inaugurate nuovamente queste forme di emissioni a partire dal 1817, anno che ha visto l’entrata in vigore di elementi come, ad esempio la raffigurazione di San Giorgio che uccide il drago, ancora oggi.

Naturalmente sono tutte molto “cariche” d’oro e questo le rende ugualmente interessanti se valutate per il contenuto del metallo: ogni sterlina d’oro mediamente vale tra i 300 ed i 600 euro, ma per alcuni esemplari di questo tipo le valutazioni sono molto più sostanziose a causa di vari elementi che influenzano queste valute dal punto di vista storico.

Le sterline più rare: quanto valgono?

Valutando la tiratura, quelle delle sterline d’oro sono state spesso diverse anche a seconda del contesto storico: le sovrane infatti hanno visto periodi di maggiore o minore diffusione, sono questi ultimi gli ambiti più ricercati, ad esempio le sterline del 1917, tra le ultime ad essere coniate, con il voltto di Re Giorgio V sono in grado di valere oltre 1000 euro se in ottimo stato.

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Valutazione di poco inferiore per una delle prime valute con Elisabetta II, che negli esemplari del 1957, può sintetizzare un valore compreso tra i 600 ed i 950 euro. Proprio negli anni 50 la produzione delle sovrane fu riavviato dopo il successo delle vecchie monete tra i collezionisti (ma anche per contrastare gli esemplari contraffatti.

Tra le monete che valgono di più figura anche quella commemorativa realizzata nel 1989 per omaggiare i 500 anni di “nascita” della sovrana d’oro: questa è diversa dalle altre, ritrae infatti la regina sul trono e sull’altro lato lo scudo reale con gli stemmi del Regno Unito e di tutti i possedimenti, valore fino a 3000 euro se in perfetto stato.

Quelle quasi introvabili

Alcune tra quelle più antiche sono ancora più introvabili: infatti costituiscono qualcosa di estremamente interessante sotto ogni profilo i pezzi con re e regine famose: un esempio è la Regina Vittoria, una delle più iconiche e longeve (superata per longevità sul trono proprio da Elisabetta II) in particolare negli esemplari da giovane.

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La sovrana in questione negli anni come il 1838 e 1841 può portare un valore molto alto, comprensivo tra i 1000 ed i 15 mila euro, addirittura i pezzi del 1841 sono stati venduti all’asta per cifre superiori a 24 mila euro data la rarità, così come è molto rara la sovrana del 1937, coniata quando il Regno Unito aveva già abbandonato il Gold Standard come tipo di standard economico.

Questa moneta è altrettanto rara, riconoscibile dal volto di Giorgio VI, oggi può valere fino a 25 mila euro se presenta condizioni perfette, anche se più realisticamente il valore concreto si aggira tra i 9000 ed i 14.000 euro se in condizioni perlomeno ottime, fino al Fior di Conio (la migliore possibile).

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