
Potrebbe succedere a chiunque, di aprire un cassetto e trovarsi tra le mani un buono fruttifero postale. Magari appartenuto ai nostri nonni, insomma un piccolo tesoro che non sapevamo nemmeno di avere. E chiedersi: a quanto ammonta il suo valore? E non sapere dare una risposta esaustiva. Cerchiamo di scoprirlo.
Buono fruttifero: di cosa si tratta?
I buoni fruttiferi, altro non sono, che delle forme di investimento, emesse dalla cassa depositi e prestiti. Che poi, è una istituzione finanziaria, controllata dallo Stato. E poi gestita da Poste Italiane. Hanno da sempre una ottima reputazione, specialmente per via del fatto che, sono una forma di investimento sicura e unica.

Hanno infatti un basso rischio, specialmente perchè sono emessi da uana società che è controllata dallo Stato, e che quindi è davvero sicura. Per cui, sono la soluzione adatta, anche per chi è alle prime armi con questo sistema, o vuole partire da un investimento basso, che possa rendere qualche cosa di sicuro.
Ovviamente, con il passare del tempo le cose sono cambiate, e anche le forme di investimento si sono evolute. E infatti, oggi i sistemi sono molto evoluti, e al tempo stesso moltiplicati, per cui anche investire, deve sempre essere fatto, cercando di sapere, prima quali sono i propri obiettivi. E poi partire da li.
Come funzionano i buoni fruttiferi?
Il loro funzionamento è davvero molto semplice: chi vuole risparmiare versa una cifra, che può essere anche molto esigua, e che può partire anche da 50 euro. E poi, con il passare del tempo, quella cifra non fa che fruttare e quindi crescere. Ci sono di mezzo, anche degli interessi, e tante variabili.

Si deve infatti tenere conto dell’importo investito, della durata del buono e per finire anche della tipologia del buono che deve essere sottoscritto. La durata del buono è anche molto variabile, infatti va da un minimo di 3 anni, ad un massimo di 20 anni. Sempre a secondo, del prodotto e delle esigenze.
Sicuramente, una cosa è certa, tutto dipende anche dalle possibilità del risparmiatore, per cui anche dal denaro, che con il passare del tempo, ha intenzione di investire, e che potrebbe fruttare sempre in modo diverso, a seconda delle sue esigenze. Sicuramente, si tratta sempre di un qualcosa di sicuro, sotto ogni punto di vista.
Quanto rendono?
Da sempre, oltre che investimenti sicuri, sono anche considerati redditizi. Per questo, tante persone ci investono, anche senza prendere nessuna tipologia di informazioni. La cosa è sbagliata, per tanti motivi. Anche per via del fatto che, i tempi sono cambiati, e quindi anche i rendimenti, non possono più essere quelli di un tempo.

Al momento, vista anche la percentuale di rischio, si può con certezza affermare, che i buoni fruttiferi, rendono meno dei BTP, che poi sono i Titoli di Stato. Per cui, per essere ancora più chiari, si può affermare, che al momento i buoni postali, rendono 1,5% fino a tre anni.
E poi, un 4,5% per un minore, ma solo nel caso in cui si sottoscrive un buono al momento della nascita del bambino. E con una permanenza di almeno sedici anni. Per cui, si parla di guadagni importanti, solo nel caso in cui si investe una cifra che è considerevole.
In che modo si sottoscrive un buono
Una volta capito di che cosa si tratta e in che modo funziona, e anche quali sono i rendimenti che alla lunga può portare. E’ importante conoscere i passaggi, che si devono fare, per poterlo sottoscrivere e quindi, per potere fare le cose nel modo sempre corretto. Senza commettere, degli errori.

Ci si può rivolgere direttamente all’ufficio postale, dove si possono sottoscrivere i buoni tradizionali cartacei, o anche quelli innovativi dematerializzati. Oppure, in alternativa, si possono direttamente sottoscrivere i buoni dematerializzati, tramite il portale di Poste Italiane. Un metodo più veloce e semplice, e anche immediato, visto che lo si può fare da casa.
A prescindere dal modo in cui si sceglie di farlo, i passaggi che poi seguono sono sempre gli stessi. Si può partire anche da una cifra base, piccola. E poi crescere con il passare del tempo. L’investimento frutta, anche in base a quelle che sono le cifre di riferimento iniziali.